venerdì 25 maggio 2007

Perchè Napoli


Non è concepibile che cittadini onesti ed istituzioni napoletane non trovino un'equa soluzione all'atavico problema dello smaltimento dei rifiuti.
Certamente ci sono gravissime cause che hanno ridotto Napoli e provincia alla situazione di oggi.
Provo ad elencarne alcune: la criminalità organizzata che ha scoperto un nuovo filone per fare affari, la classe politica che per clientelismo ha sperperato miliardi, ovviamente senza alcun concreto risultato, i cittadini campani che per lotte campanilistiche pretendono che i rifiuti siano smaltiti nell'orto del vicino.
Nelle altre regioni italiane tutto ciò non avviene, si pratica la raccolta differenziata, si scelgono discariche, si realizzano termovalorizzatori senza tanti problemi, con la collaborazione delle istituzioni e dei cittadini.
Istutuzioni, cittadini napoletani e campani, svegliatevi , rimboccatevi le maniche, denunciate i loschi traffici della camorra e dei politici disonesti ed evitate di esporre la vostra bella regione ad immagini che certamente, anche per patrio orgoglio, non vi fanno onore.

martedì 15 maggio 2007

caste e privilegi


La società costituita da comuni cittadini, operai, casalinghe, imprenditori, professionisti, possono sopportare i privilegi, le leggi ad hoc, di cui godono il mondo del calcio, gli alti dirigenti, i divi dello spettacolo e la classe politica nella sua interezza??
Basti pensare (lasciamo stare i lauti stipendi, le diarie) ai vitalizi dopo pochissimi anni di lavoro, alle auto blu, ai portaborse, ai viaggi aerei e chi più ne ha, ne metta.
Se vengono denunciate queste aberrazioni, si viene tacciati di qualunquismo, di occuparsi di briciole che non spostano somme considerevoli dal bilancio dello stato.
I diretti interessati si difendono asserendo che le diarie sono appena sufficienti per vivere alla giornata, che un'alta percentuale dell'emolumento viene versato al partito perché faccia politica, perché porti innanzi le esigenze dei cittadini.
Per i cosiddetti divi (del calcio o della TV) ci sono le leggi del mercato a regolare i compensi, mentre tutte le forze politiche non avrebbero alcun interesse a legiferare per esempio, nella riduzione del numero dei parlamentari nazionali, regionali e così via.
Peccato, esagerando un pò, potremmo diventare la nazione più ricca del mondo, se potessimo ridurre tutti gli sprechi, la corruzione e le ruberie di qualsiasi genere.
Per scuotere, un appello: tutti i cittadini di buona volontà, le associazioni cattoliche e non, famiglie classiche e di fatto, organizzino un fac-simile di family-day per denunciare alle istituzioni e alla pubblica opinione queste storture, con la speranza che in futuro cambi qualcosa.

lunedì 7 maggio 2007

riflettere riflettere riflettere


Pubblico la lettera apparsa sul quotidiano "Repubblica" per i commenti e le dovute riflessioni.

GENTILE Augias, ho 49 anni, vivo a Roma, lavoro al Quirinale, ho studiato, leggo buoni libri (credo e spero), mi interesso di politica, leggo ogni giorno 2 quotidiani, guardo in tv Ballarò e Matrix e voto a sinistra, sono stato candidato municipale per la Lista Roma per Veltroni.
Cerco di insegnare alle mie figlie i valori della tolleranza e della nonviolenza, dell'importanza dell'istruzione, delle buone letture e dello studio, l'etica del lavoro e del sacrificio per ottenere qualcosa di duraturo e vero nella vita.
Lotto ogni giorno, al loro fianco, contro la cultura del nulla e dell'apparire, contro i Tronisti e le Veline e i Grandi Fratelli.

A 49 anni sto diventando un grandissimo razzista e non riesco a sopportarlo.

Non c'è stata una molla scatenante, un atto di violenza compiuto verso di me o la mia famiglia o amici, ma un continuo stillicidio di fatti letti, di violenza vista, di sicumera da impunità, di moralità calpestata, di identità violata e violentata, di fatti raccontati da persone sconosciute su un tram o una metropolitana.
Ad una signora anziana che ha tossito (forte e ripetutamente) sul tram la giovane ragazza slava seduta davanti a lei ha detto: "Se sei malata devi scendere, vecchia!!". Alle mie rimostranze sia la ragazza che il suo accompagnatore hanno semplicemente risposto: "Tu che c.. o vuoi, fatti i c.. i tua", proprio così tua, alla romana.


Lavorando al Quirinale ogni tanto vado a comprare un panino in piazza Fontana di Trevi: ho sventato 2 borseggi da parte delle zingarelle. Ad un turista di Palermo ho fatto recuperare tutto il bottino che gli era stato trafugato e, appena mi accorgo della loro presenza di branco in caccia, avverto la polizia che staziona alla fontana: nessuno si muove perché devono stare vicino alle moto o alle macchine.
Ed allora capisco che Fontana di Trevi è terra di nessuno, tra decine di venditori di pistolette che fanno le bolle di sapone e di quegli aggeggi rumorosissimi che si lanciano in aria e fanno il verso dei grilli mentre le bande imperversano.

Di fronte agli stupri che avvengono, troppo frequentemente, in varie città italiane, mi chiedo: e se io stuprassi una giovane araba alla Mecca o a Casablanca, se venissi preso dalla locale polizia a cosa andrei incontro? E se a Bucarest, in metropolitana, avessi accoltellato un giovane rumeno per una spinta ricevuta, che mi avrebbero fatto le locali autorità? Perché devo essere sempre buono ed accogliente con i nomadi, ahi tasto dolentissimo e pericolosissimo, quando questi rubano, si ubriacano, violano la mia casa e la mia intimità, quando rovistano nei cassonetti e buttano tutto fuori, quando mendicano con cattiveria e violenza, quando bastonano le immigrate che non vogliono prostituirsi, quando sbattono i bambini in strada o mandano i figli a scuola con i pidocchi?

Perché se chiedo l'espulsione immediata dei clandestini violenti e ladri e meretrici e protettori di meretrici vengo immediatamente accostato a Eichmann?
Perché lo schieramento politico che mi rappresenta, se io chiedo certezza delle pene e della detenzione, mi risponde con Mastella che nomina direttore generale del Ministero di Grazia e Giustizia quel Nuvoli Gianpaolo che, secoli fa ormai, ai tempi di Mani Pulite, ebbe a dire di Borrelli "se il procuratore fosse condotto alla forca sarei in prima fila per assistere all'esecuzione"?

Perché devo sopportare lo strazio umano di vedere per le strade, di giorno e di notte, giovanissime prostitute schiave senza che a qualcuno, di destra prima e di sinistra ora, sia venuto in mente di vietare la prostituzione in strada cambiando semplicemente la legge in vigore? Però se i cittadini delle zone interessate scendono in strada e reclamano, con le ronde e con le fiaccole, un minimo di decenza ed anche di lotta alla schiavitù ecco subito le anime belle gridare al fascismo ed al ritorno delle camicie brune.

Sta crescendo ogni giorno di più l'intolleranza, sta montando l'odio per lo straniero e nessuno fa nulla per spegnere queste pericolosissime braci. Centinaia di persone come me, che hanno sempre litigato con tutti per difendere chi entra in questo Paese, che si sono battute come leoni contro l'intolleranza e la violenza xenofoba, sono stremate e ridotte, ormai, alla schizofrenia.
Io voglio spegnere quelle braci prima che si trasformino in un incendio di rancori e violenza, non voglio lasciare più il monopolio della legalità alla destra e quindi non capisco, perché dare il voto locale agli immigrati, dopo 5 anni di permanenza nel nostro Paese, quando in nessun grande Paese dell'Europa Occidentale questo avviene.

So benissimo, come tutti gli italiani, che in Italia, ogni giorno, mille e più reati, anche odiosissimi, vengono compiuti da miei connazionali, nessuno crede veramente che la sicurezza venga messa a repentaglio solo dagli immigrati, non voglio e mi opporrò con tutte le mie forze al dagli allo straniero. Ma voglio legalità, voglio la cultura della legalità in questo benedetto Paese, voglio che chi sbaglia paghi.
Claudio Poverini

martedì 1 maggio 2007

1° Maggio Festa del Lavoro


E' un continuo bollettino di guerra, morti e feriti nei cantieri edili, nelle industrie, in agricoltura.
Da addetto ai lavori, ho esperienza diretta nei cantieri edili.
Sono poche le imprese che impongono ai propri operai il rispetto delle norme di sicurezza, complici l'ignoranza e la trascuratezza degli stessi operai che, vedi il paradosso, non tutelano da se stessi, la propria vita.
Si spera che in futuro, con un controllo più stringente, si riesca a ridimensionare il bollettino di guerra.