Il 25 aprile sia la giornata per eccellenza della riconciliazione, senza mai dimenticare il ruolo dei partigiani nella guerra di liberazione e la pietà verso chi ha combattuto dalla parte sbagliata.
Le atrocità commesse da alcuni partigiani, (poca cosa rispetto a ciò che il nazifascismo commise) non farà mai svalutare la grande lotta per la libertà.
1 commento:
Piero Calamandrei, diciamolo subito, non è mai stato comunista. La sua vicenda politica, scientifica e storica si intreccia strettamente con la fervida temperie antifascista che precedette e seguì la tragedia della seconda guerra mondiale. Dalla sua biografia si può ricavare quanto lavorò il suo multiforme ingegno che meritatamente lo condusse a far parte della Costituente del 2 Giugno 1946 e dunque ad essere un Padre della Patria.
Di lui restano importanti scritti giuridici, politici e storici. Ma forse le sue parole più famose, oggi, si trovano a Cuneo, incise per sempre sulla pietra che nei fatti è divenuta Monumento alla Resistenza. I versi partono dalla ignominiosa richiesta di risarcimento che ilcomandante delle truppe tedesche in Italia, Kesserling, aveva chiesto a noi italiani, irridendo alle migliaia di uccisi innocenti e di stragi per la maggir parte ancora impunite. Il testo recita così:
Lo avrai camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama ora e sempre
RESISTENZA
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